martedì 4 gennaio 2011

Canto del mio corpo lento




Canto del mio corpo lento

La mia bocca ha troppo baciato
Commesse di supermercato
Scommesse finite male
Degenti di un ospedale.
Le mie labbra si sono aperte
Per labbra altrettanto esperte
E per chi non sapeva dire
I congiuntivi senza svenire.
I miei denti sono agonisti
Maledizione per i dentisti
Accattivanti per il sorriso
Di donne altere, con un bel viso.
La lingua ha fatto le sue conquiste
Con delle frasi mai troppo viste
Senza ripetersi mai, se non quando
Ha dato ordini senza comando.
Il collo ha fatto scorribande
Di donne altere, senza mutande
E ha detto sì, e anche spesso
A facce spesse, di cartongesso.
Le spalle hanno portato pesi
Dolori assurdi, di amori intesi
Come antipasti di altri amori
Che ho visto splendere come colori.
Il petto è forte, sostiene tutto
è forza buona, senza costrutto
perché si spende senza richieste
per donne altere, donne da feste.
La pancia è otre da osteria
Benedizione per l’allegria.
Crescendo è stata coltivazione
Di sonni dolci, da panettone.
Il sesso è un sasso, cuore di panna
Per donne altere, è stata manna.
Per altre è stato solo un pretesto
Fuoco di notte, da spegnere presto.
Le gambe sono due querce in fiamme
Corrono poco, avanzano a spanne
Incedono lente come serpenti
A sangue freddo, cuori contenti.
I piedi sono pezzetti di re
Che sanno correre solo da te.
Da te che cerchi in altre persone
Le mie certezze, le cose buone.
E io lo so, me l’hai insegnato
Sono un progetto per il passato.
L’uomo perfetto, che tu amerai
Da ora, per sempre. Vissuto mai.