venerdì 25 aprile 2008

MalTempo



Hai visto un uomo che moriva per amore.
Ma era aids.
Malattie dimenticate, come ex-fidanzate di tennisti fuori classifica.
Altri bauli vanno riposti in soffitta, con dentro pezzi di vita e foto di nonna che gioca con un cerchio in piazza.
Bollo, assicurazione e catene di macchine che non ci sono più vanno a finire in un posto segreto, nella pancia di un deserto o di un bastimento carico carico di risentimento.
Ricordi quella bicicletta che non ci arrivavi coi piedi. E la tua voce dal registratore, estranea e metafisica come una palude sopravissuta a una bonifica.
Ricordi le radio libere e le scuole occupate, ma dimentichi la lista della spesa e il segno meno davanti a soldi già spesi.
Un pedalò di trent'anni fa è lucido e lucente come il dente di un cattivo di un cartone animato. Dimmi l'ultimo posto dove sei stato in vacanza. Plastica e vongole, in un agosto contromano, pieno di nuvole basse e di carcasse di bagnini.
La polaroid con le foto che ti nascevano in mano e la digitale che se ti sbagli non fa niente. I figli degli altri erano lontani e fastidiosi come tweeter gracchianti. I tuoi sono pezzi di cuore matto, se cadi ti do il resto, lavati le mani e non rispondere a mamma, cosa ti manca per essere contento? Tutto resta uguale, compreso il cambiamento.

martedì 15 aprile 2008

Dispari o pari?



Mastro Lindo dice vado a bere alla fontanella.
Io dico fermete, Mastro Li’!
Troppo tardi. Tutta schiuma.
Il nonno di Heidi dice vado all’anagrafe e mi scelgo un nome. Va bene Robert Ellidge?
Va bene, ma resti sempre il nonno di Heidi.
Certe sere è meglio se stai a casa, dice il padre di Elton John.
Ma Elton ha una giacca nuova da sfoggiare e un’idea per una canzone, ne dovrà parlare con Bernie.
Bernie Taupin è un paroliere tipo Mogol, ma più sregolato, che ha scritto anche una canzone per Brokeback Mountain, film che a Elton John è piaciuto molto.
In quella pellicola, comincia a brillare la stella di Heat Ledger, che si spegne a ventinove anni.
James Dean, invece, è morto a venticinque, ma nel discorso c’entra anche lui, seppure di striscio. Elton John, quello con le giacche sgargianti, si chiama in realtà Reginald Kenneth Dwight e ha preso parte del suo nome da Elton Dean, sassofonista di belle speranze che finirà a suonare con i Soft Machine.
In questo gruppo militava il grande Robert Wyatt, vero nome Robert Ellidge, sosia sputato del nonno di Heidi.
Lo so, lo sai, copiava Venditti dalla radio, con in testa il modello di Elton John e senza sapere che i loro padri erano entrambi militari.
Forbice, sasso, carta, dispari o pari?