mercoledì 4 luglio 2007

L'estate di San Martino






- Quanto la fai la pizzetta rossa con la mozzarella?
- Mille e cinque.
- E senza mozzarella?
- Vai dal fornaio e te la compri. Risparmi pure...
- Quanto me lo metti un caffè?
- Guarda, giusto perché sei tu, ottocento lire.
- Un caffè, allora. Macchiato freddo.
Che per campare tocca fare buon viso a cattivo gioco, come Trapattoni l’anno dello scudetto all’Inter. Telefono a Mario:
- Mario, domani portami dieci litri di latte in più.
- Ti serve?
- No. Ci riempio la vasca per la mia ragazza.
- Allora è meglio quello scremato.
- Mi serve, Mario. Dieci litri in più. Hai segnato?
- Certo. So come si fa il mio lavoro, che credi?
Credo che Dio sia morto dopo averci creato. Credo nel sorriso di mia madre, mentre ritira il bucato e lo annusa per bene. Entra una ragazza:
- Buongiorno. Vorrei una Cedrata Tassoni.
- Non ce l’ho.
- Un Chinotto Neri.
- Niente da fare. Ma complimenti, davvero. Lei è un’intenditrice di marche rare.
- Mi dia un sanbitter e dell’aranciata amara, allora.
Questa non la sentivo da un pezzo. Dio esiste, è in un mezzo toscano, in un panino con la mortadella alle sette di mattina.
- Che c’hai una cartina?
- Perché? Ti sei perso?
Chiudo la saracinesca e vado verso casa, schivo cacche di cane di consistenze strane, infilo la chiave nella toppa ed entro. Accendo la luce, almeno quella. Perché il resto è buio fitto. Ho smesso di fumare e non c’è niente che mi scandisca il tempo, se non il rumore di fondo di un mondo nato male, uscito per i piedi dal ventre di qualcuno che ha maledetto ogni giorno il frutto del suo seno. Piange il telefono:
- Ciao, sono Maria.
- Ciao. Che fai, ceni con me?
- Ho già cenato.
A questo punto, non me la sento di chiederle se vuole scopare. Il gentiluomo tace, urla e biancheggia il mare.

17 commenti:

Lollo ha detto...

Sì, lo so... non c'è l'illustrazione e manca il brano musicale. Ma Harlock mi aveva minacciato e il suo ultimatum stava scadendo! A presto, con nuovi aggiornamenti...

Il Gabbrio ha detto...

Non fa niente, prof...
Un raccontino, freschissimo, piacevole, che a tratti fa riflettere e dal quale traspare, come sempre, la vita, quella vera, vista dagli occhi dell'uomo comune...
Ma come fai? Uffa!

-harlock- ha detto...

Bene.
Allora adesso che so che le minacce funzionano auspico aggiornamenti più frequenti, eh..?
In ogni caso: bentornato, m'hai risollevato una mattinata non proprio esaltante.
Quella della cartina me la segno...

saltydog ha detto...

Secondo me, quello che ha veramente causato lo sconforto del protagonista, è stato l'aver smesso di fumare...

Riccardo Torti ha detto...

no, non ci siamo, quella della cartina è "old" come dicono i fichi di internet...ma il finale è un orgasmo letterario.

Rimane che non mi chiami mai...e io ci sto male...tanto male che le ultime 30 tavole di JD 53 non avranno sfondi!

Greta Bartoli ha detto...

Caro Riccardo, la battuta è decisamente "old", ma anche la storia lo è, ambientata negli anni 80 quando chinotto e cedrata hanno cominciato la loro parabiola discendente. E poi, il prode Harlock non la conosceva, per cui: 2 a 0 per me! Fa' gli sfondi, o ti sfondo! :-)

Skiribilla ha detto...

Io ho qualche ricordo, oltre che di chinotti e cedrate, anche di "spume".. ancora più datate.
Bel racconto e bellissima chiusa.

-harlock- ha detto...

Ohibò, il chinotto parabola discendente?
E da quando?
Sarò mica old pure io..?

Lollo ha detto...

Il chinotto Neri, unico chinotto degno di tale nome, è tornato in voga non più di cinque-sei anni fa, dopo un periodo di assenza dai bar del Lazio, dove c'è un autentico culto per questa nobile bevanda. E c'è di più: quando vado al mio paesello (Bolsena), passo davanti alla fabbrica Neri e faccio sempre un virtuale inchino in segno di rispetto. Per la spuma, invece, credo che la Toscana sia l'unica terra dove è possibile trovarne ancora. La vendevano i vini e oli negli Anni '70, ma questa è un'altra storia...

Cirincione ha detto...

Io sono un profano e apprezzavo anche il sampellegrino... prima di assaggiare il neri che, effettivamente, ha un sapore meno dolciastro e più forte... è più bono!

Cirincione ha detto...

oops sanpellegrino...

il decu ha detto...

Mbeh... a quanto pare l'illustrazione, alla fine, è arrivata.
'Mmappete che bella sinergia, e quanto fresh in questo blog!
Un sacco de freeeeeshhhhhhhhh.
Ti leggo da un po', sono proprio contento e non posso che porgerti i miei omaggi.

Lollo ha detto...

Grazie, Decu. Bellino il tuo blog...

il decu ha detto...

Si fa quel che si può...
Mi chiedevo se posso chiedere, invece, a te il permesso "amichevole" di linkarti nel mio blog...

Lollo ha detto...

Linka pure... non c'è problema!

ro-mario ha detto...

la spuma si trova ancora anche dalle parti di Bergamo. Per esempio, al barettino dove andiamo a giocare a calcetto ogni martedì sera. Ed io godo.....
La cedrata Tassoni è facilissima da trovare (tanto che l'altro giorno ho dato uno "strappo" alla regola della spuma, e ne ho bevuta una).
Il Chinotto Neri: beh, l'ho sentito nominare (sono nel profondo nord, io!) soltanto l'anno scorso, in quel di Napoli. E sei stato proprio tu a farmelo provare... mah! io non capirò un cazzo, ma preferisco quello della San Pellegrino :)

Greta Bartoli ha detto...

C'è stata un'eclisse del Chinotto Neri (the best, senza chiacchiere), accompagnata da un diradamento della Cedrata Tasson. Ma adesso sono tornate le vacche grasse!
Ciao a tutti, dal paesello.