martedì 10 gennaio 2012

Pedro Escobar, Vittima del Cubismo

So così poco dell’amore! E, francamente, quel poco che so non include baciare una tipa con gli occhi sparpagliati a caso sulla faccia. Del resto, quando uno si chiama Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santisima Trinidàd Ruiz y Annibali Picasso, dovrà pure trovare un sincretismo, una sintesi geniale, e sporcare tele con segni perversi. Oggi devo vederlo alle cinque della sera per una sessione notturna. Io sono il suo modello preferito: un ragazzo ben fatto, che conosce ballerine e puttane. Domani gli presento Olga, gli piacerà. Lui è pazzo, questo appare evidente. Mi ha regalato un quadro e l'ho scambiato per una cassa di Porto scadente, perché ho il senso degli affari. Picasso sta alla pittura come la caccia di frodo sta al safari. E' qui per distruggere, non per regalare immagini rassicuranti. E il vostro povero cronista Pedro Escobar, detto Pedrito, non ha gli strumenti per rimettere insieme i pezzi. Lo farà qualcun altro, almeno credo. Una cosa la so per certa: lui non vede quello che io vedo...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una sola parola: grande!
Fabio

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Io non capisco come caxxo fai a scrivere senza dare l'impressione di faticare e di sapere come finirà!
Marcella