
Vanessa era una bellezza da doppio paginone centrale, non fotoscioppata e rustica al punto giusto. Scrittrice in erba, nel senso che si spaccava di canne, aveva vinto un concorso di bellezza e uno dedicato a racconti di esordienti.
Il suo racconto si intitolava Senza titolo e parlava della difficoltà oggettiva di capire una realtà quando ne fai parte. Le riuscì l'impresa di sconfiggere in finale il pezzo breve di un ragazzo brufoloso, intitolato Doppio paginone centrale.
Il concorso di bellezza lo vinse a mani basse, sconfiggendo Miss Tagliacozzo e Miss Calze in Gamba, in virtù di un sorriso lucente come una pista da bowling dopo la pulizia del parquet.
Vanessa aveva un gatto di nome Oloferne, dallo sguardo biblico e l'appetito laico, cui dedicava tutta se stessa. Per Oloferne erano le carezze, per Oloferne il cibo, per Oloferne le confidenze e le confessioni di struggimenti in corso.
Vanessa disse:
- Oloferne, mi piace un ragazzo. Non è bello, non è alto, e c'è un segreto che mi spacca il cuore.
Meooow!
- Lui è uno scrittore. Di quelli bravi. Di certo, più bravo di me.
Meooow!
- Sì. Inutile girarci intorno. Ma il problema è un altro. Lo scrittore pensa che sono troppo bella e troppo alta per invitarmi a uscire.
Meow.
- Certo che posso farglielo capire. Ma è il problema è un altro.
MEOOOW!
- Scusa, devo togliermi il difetto di dire che il problema è un altro. Ma è la verità. Il fatto è che lui…
Meow?
- Lui è pieno di brufoli, ecco cosa.
Meow.
- Ma il problema è un altro.
ME…
- Scusa. Lui è arrivato secondo al concorso per autori esordienti col racconto Doppio paginone centrale. Credo di aver vinto io solo per una questione di lunghezza. Lunghezza di gambe…
Vanessa vide che Oloferne si era sdraiato sulla schiena e aspettava le carezze, di quelle riservate a lei soltanto. Sorrise e lo accontentò.
Intanto, un ragazzo brufoloso prese il coraggio a due mani e compose un numero che strillò nella notte una suoneria bitonale. Sappiamo bene che è rischio di morte il nascimento. Ma qualcosa comunque era nato, tra gatti parlanti, racconti, brufoli e invidie culturali. Qualcosa a più livelli. E, quindi, fotoscioppabile…