
Muovi i fianchi, dai.
Lui se lo aspetta. Usa quel vecchio trucco dell’occhio socchiuso e della lingua saetta. Fallo sentire uomo, come non se ne fanno più. Poi mandalo a casa, che dormire da sola è il lusso migliore, dopo il caffè e la sigaretta.
Sesso e sonno è una combo micidiale, da esteta del control zeta e del controller digitale.
Eppure ci furono tempi in cui sognavi l’amore da abbracciare tipo orsetto, tutti nudi e coi calzini, sulla branda di nonna Benedetta.
Poi venne l’epoca degli esperimenti, della ginnastica addominale, se porto un’altra donna? se ti metti così?
Qualche cosa la salvi ancora, la confidenza, la fiducia, vederlo andare in bagno, l’ironia della sorte di stare ancora insieme dopo tutti questi anni. Il tempo ha scherzato con un principio di pancia, l’affetto ha piazzato un’amaca sopra la bilancia, i suoi capelli hanno salutato, i tuoi perso la luce. È questa la dolce morte, tramontare insieme col sorriso sulla faccia di chi crede che il tramonto non sia una minaccia.