
Colgo l'occasione per porgere i miei distinti saluti.
Fimato Massimo Sconforto.
Le formule ti mettono al riparo da qualcosa che va storto, prevengono l'errore del contabile turno, danno spalle forti al ministro e spalline al burocrate.
Massimo Sconforto si è appena licenziato, entrando in apnea come Maiorca Enzo, di Siracusa. Faccia da uomo segnato dal tempo prima del tempo, un giorno ha iperventilato e bestemmiato in diretta per colpa di Enzo Bottesini, campione di Rischiatutto e sub esperto.
La signora Longari non cadde mai sull'uccello di Bongiorno.
Ma la formula rimane, più forte del momento.
Rivale di Maiorca fu Jacques Mayol, classe cristallina e campione sregolato. Non tutti lo sanno, ma è morto all'Isola d'Elba, suicidato.
Massimo Sconforto, quand'era Carabiniere, firmava Sconforto Massimo, ma non lo dava a vedere. Obbediva senza chiedere, che fai meno fatica, e al centro sportivo andava in piscina a prendere il sole con le signore sole. La sera, pizza nel cartone e latte scaldato al micro-onde, un forno piccolino con un libro di istruzioni alto come un mattone: vietato introdurci cani e altri animali vivi, fate attenzione.
Mayol e Maiorca sono finiti nel film di Luc Besson intitolato Le grand Bleu, esaltato in Francia e bloccato in Italia per una denuncia del simpatico apneista siracusano: va bene la sconfitta di misura, ma veder straperdere non piace al pubblico italiano.
Massimo Sconforto ha ereditato una casa sull'Ardeatina e l'ha affittata agli studenti fuori sede, quelli col padre notaio e la madre insegnante, che la sera li puoi vedere a San Lorenzo a parlare male del mondo. Una Paypall la puoi ricaricare, ma con l'umore il lavoro è più profondo.
Ogni mese Massimo Sconforto prende duemila euro dall'affitto a nero, perché così fan tutti, che è pieno di rumeni e piazza vittorio è ormai tutta dei cinesi. Anche queste sono formule, ma quando le capiremo saremo ormai perduti.
Colgo l'occasione per porgere i miei distinti saluti…