martedì 6 marzo 2007

Workshop di scrittura creativa



La storia:
Un uomo ritorna alla sua città di origine dopo dieci anni di assenza. Tergiversa un po’, tra locali che hanno cambiato gestione e supermarket costruiti al posto di Drive In, ma poi si decide a cercare la sua vecchia fiamma.

I soliti soggetti:
Diego, Roberto, Luca e Lorenzo

L’intervento di Diego (The Rock):
Dunque: il tipo è stato intercettato - mentre faceva la fotocopia di un documento - da una Nave-Madre di ProcolHarum. Dopo aver vissuto tre anni in un agglutinatore per molossi, è stato liberato nel corso della finale di Mosca Cieca Pangalattica. Messo su un autobus di linea, ha vagato sette anni per il centro di Milano, fino a quando non è tornato a casa. La sua donna lo aspettava col fucile a pompa in mano, col sorriso di chi ha trovato il suo bersaglio ideale. Finale col botto...

L’intervento di Roberto(The rocket):
Precisamente.
Lei era la Fatina dei Denti.
Dopo che lui ha cambiato tutte le zanne da latte, lei l’ha mollato per il leader di una Glam Rock band norvegese.
Lui non l’ha presa bene. Ha messo su il vecchio gruppo ed è andato a riprendersi ciò che era suo. Erano in sette, ma sparavano come se fossero cento.
E non avevano bisogno di ricaricare.
La resa dei conti è avvenuta a Roma, alla Marranella, dove tutto è stato metabolizzato in fretta ed è stato scambiato per il regolamento di conti di mezzogiorno.
Fatto e finito...

L’intervento di Luca (The Brain):
C’è un buco narrativo di dieci anni. Chi è lui? Che vita ha fatto? Rapinava rapinatori, indossando maschere. Poi ha conosciuto una donna, capace di non ridere di fronte alle sue boscose sopracciglia.
Era membro della famiglia reale e uccideva prostitute in cambio di biglietti per il cinema. Poi ha cominciato a togliere di mezzo i supereroi in pensione e si è perso in una palude piena di zanzare mutanti. Quando è tornato a casa, ha pagato la bolletta del gas e ha fatto buon viso a cattivo gioco.

L’intervento di Lorenzo (The Heartbreaker):
L’amore è un luogo della mente. Calvino in salsa Harmony. Guerre stellari è tale a quale a Robin Hood, solo che la foresta è più grande e totalmente priva di roditori. Domani comincio un grande romanzo, scritto su fogli A3. Il sottotesto è un cuscino per i pensieri. Montaggio parallelo, volteggio come Nadia Comaneci tra realtà e immaginazione. Non so mai come va a finire una storia. La scrittura è un mare e io un semplice bagnino. Posso controllare la mia porzione di spiaggia, rimettere a posto gli ombrelloni e suonare Only You nel Juke-box dei miei ricordi.

9 commenti:

Lollo ha detto...

Vabbe', è un po' autoreferenziale, ma mi andava di scriverlo e di fare un saluto ai miei tre amichetti...

Anonimo ha detto...

FANTASTICO!!!
la finale di Mosca Cieca Pangalattica-
la Fatina dei Denti-
il buco narrativo di dieci anni-
Guerre Stellari è tale e quale a Robin Hood (che già ho sentito da qualche parte,giusto?), mi fanno impazzire!!!

Anonimo ha detto...

...un grande romanzo, scritto su fogli A3... oppure un romanzo grande.

Stefano

Anonimo ha detto...

hihihi allora Guerre Stellari è uno dei tuoi tormentoni? divertentissima, anche se non conosco molto degli autori coinvolti, e bellissimo il disegno di carnevale !!! complimentoni come al solito !!!

Anonimo ha detto...

... io amo quest'uomo!!!...

RRobe ha detto...

'stardo :asd:

Anonimo ha detto...

Grande Lollo...
TF

giorgio pontrelli ha detto...

bellissimo!
...e quando diventa un fumetto a 8mani?
ps
Carnevale è un grande!

kEiSoN ha detto...

Stupendo...questo mi è piaciuto tanto tanto tanto.


(pausa riflessiva)


tanto.