martedì 12 giugno 2007
Qualcuno che pedala
Il bambino Mattia, ai tempi dell’Austerity, aveva un secchiello blu e una serie di formine che potevano permettergli di costruire un castello di sabbia coerente. Torvaianica era qualcosa che nominavano i grandi. Per lui, era il Mare. La casa al Mare. L’asciugamano del Mare, prima infeltrito e poi zuppo, quello coi pesci rossi su fondo blu. I suoi amici gli insegnarono un gioco, nell’estate dell’Austerity, qualcosa che aveva regole ben precise e un lampo di creatività nascosto tra le pieghe degli zigomi ridenti. Bastava tracciare una pista sulla spiaggia e poi riempirla di trabocchetti: buche, ponti interrotti e vulcani in fiamme, con un tentativo – subito abortito – di organizzare un attentato improvviso a base di raudi e miccette. Su quella pista, volavano le palline con dentro le facce serie dei ciclisti dell’epoca. A parte la leggendaria grinta di Gimondi, arrancavano faticosi Moser ed esotici De Vlaminck. Ma il bambino Mattia aveva il suo preferito, quel Giambattista Baronchelli che aveva staccato il cannibale sulle Tre cime di Lavaredo soltanto qualche mese prima.
La biglia di Baronchelli era imbattibile e non si trattava di fortuna. Era la cultura del lavoro, un faccia da sparring-partner col rimpianto di una carriera da professionista nata morta. Era qualcosa che ci entrava a stento, in quella biglia.
Gli adulti non capirono le vittorie di quell’estate, non si resero conto che era nata una stella col cuore di Baronchelli e il dito indice di Mattia. Gli adulti preferirono leggere su Paese Sera che le Brigate Rosse avevano aperto un Fronte Logistico, dopo la campagna Sossi. Era morto anche Duke Ellington, se era per questo, pensava la mamma di Mattia. Poi, quando nessuno la vedeva, abbracciava il figlio addormentato e accarezzava ciclisti di plastica in attesa dell’anno nuovo. Un anno buono, il 1975. Con vacanze in montagna, lontano da tutto, lontano da Torvaianica, in un posto in cui Mattia avrebbe fatto le amicizie giuste, diverse da quelle sbagliate perché corredate da un velo di noia resistente e tenace. Le biglie nuove, nel frattempo, avrebbero fatto spazio alla meteora di Fausto Bertoglio, bresciano, passista e futuro gregario di Moser. Dietro ogni campione c’è qualcuno che pedala…
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42 commenti:
Finalmente!!!!
L'atteso ritorno del prof!!!
A domani...
Mi sento meglio.
Concedersi certe letture di primo mattino fa bene alla salute!
Grande prof!
Grazie, regazzi de borgata, cuori da bar e schiene ustionate da Torvaianica...
Quando la parola pista evocava soltanto palline di plastica con le facce di gente dura, abituata alla fatica.
A presto (non ci fare aspettare troppo)
Fabio
Ma le telline raccolte infilando la mano sotto la sabbia nell'acqua bassa di Torvajanica, chi se le ricorda??
Io me le mangiavo lì per lì, crude, fresche e profumate!
il Prof. Returns!!!
a dopo!
Confermo... telline prese con le mani, mangiate sul posto!
Era ora, ostrega.
Ottimo e abbondante come sempre.
Soprattutto adoro il fatto che ogni volta non so mai cosa aspettarmi, il che dal mio punto di vista di lettore è un bene, sempre.
Che tu sappia scrivere bene non hai bisogno che te lo dica io.
Ma cavolo... come scrivi bene!
P.S. Grande soddisfazione quando si costruisce ancora oggi una pista così e tutti attorno la piantano di smanettare su cell e compagnia bella e chiedono di poter giocare...
P.P.S. Perchè "Prof"?
@Skiribilla
Incidentalmente, insegno sceneggiatura e scrittura creativa a un gruppo di sei giovani virgulti. Tutti molto bravi, tra l'altro!
delizioso, complimenti :)
e come si fa a diventare un allievo di Lorenzo Bartoli?
Diciamo che vivere a Roma aiuta, visto che insegno lì, alla scuola internazionale di comics!
beh...vivere a Roma aiuta...ma io, per le lezioni, 300 Km tra andata e ritorno me li faccio volentieri!!!
Sò soddisfazioni!!!
Io per essere a Roma sono a Roma ma ho già frequentato una scuola di fumetto. Cmq ti ringrazio per la risposta.
Pensa che io - Roma su Roma - di Km me ne faccio 40! So' soddisfazioni anche queste!
un via vai continuo
posso fare una domanda che ammetto essere scortese per il luogo ma è un piacere grande ke le chiede un aspirante sceneggiatore. tre settimane ho portato dei soggetti all'eura...sicuramente non saranno piaciuti...ke difetti ha trovato che io devo correggere le chiedo scusa in anticipo e accetto anche una sua non risposta
Punto primo: non cercando sceneggiatori, è difficile che io legga il materiale che mi arriva. Punto secondo: scrivimi alla mail che trovi sulle riviste, così possiamo parlarne per bene. Un consiglio non si nega a nessuno!
la ringrazio veramente. spero di non averla infastidita ma ero proprio in fase pre depressione.
Bella cosa avere qualcuno di CAPACE che insegna scrittura creativa.
Volevo farne uno qui dalle mie parti, tre anni fa, e sono andata alla presentazione del corso.
Sentendo parlare in modo inconcludente il prof per più di un'ora ho pensato che se la creatività consisteva semplicemente nel mettere i tempi dei verbi a caso, come faceva sistematicamente lui, forse potevo tranquillamente lasciar perdere quel corso...
una doverosa precisazione:
quando dico "sò soddisfazioni", non c'è sarcasmo, è proprio così.
arrivare la sera a casa, molto stanco per aver fatto qualcosa che mi appassiona totalmente, è appagante, moltissimo, quindi, sò soddisfazioni!!! ; )
Ti capisco, Gabrie'. Ma ti assicuro che per me venire a lezione è un'esperienza altrettanto affascinante e formativa!
Sbaglio o, tra l'andata e il ritorno, te ne facevi 40 anche quando venivi ad albano? coincidenza? cabala? O semplicemente ipotizzo male, Prof?
Mauro Uzzeo
Dici giusto, Mauro. Solo che, almeno, per venire ad Albano cambiavo città. Invece, i 40 km che faccio per il corso di quest'anno sono quelli che separano la Redazione dell'Eura (Nomentana), la scuola (Via della Magliana) e casa mia (San giovanni). Ciao, alunno della prima ora!
o fatto come mi ha detto lei. le ho inviato un @ mail. la ringrazio ancora per la disponibilità.
E io ti ho già risposto...
la ringrazio. ho letto la sua risposta cercherò di migliorarmi
Quando ricordare il passato non ha un compiacimento retorico...
Un pezzo molto bello.
ahhh: grazie lorenzo. Sentivo già la tua mancanza...non si vive solo di mare, sole e granite ;-)
Grande, Matta! Ma che ti è successo? Sembri un po'... "svanito", nel senso di persona sparita o di personaggio con la testa "leggera"! Che - alla fine - la capacità di svanire è sempre una grande qualità...
Niente "svanimenti" ;-) mi ero solo chiuso in casa a smaltire le ultime consegne prefestive. Poi con l'occasione sono sceso a Palermo, per lavorare placidamente facendo un pò di mare. Ci si sente presto! ciao!
come ti senti prof?
ma chi è l'altro Lollo?
Non lo so. Io, comunque, sto meglio. Ci si becca giovedì!
giungi a me segnalato da amicizia comune. sei bravo, molto. ti aggiungo ai miei link così ti ho sempre a portata. spero non ti spiaccia. al prossimo post.
scusami per l'ot, l'email dell'eura a cui rispondi tu è eura@euraeditoriale.it?
grazie in anticipo e complimenti come sempre per la perla di racconto
Caro Marcos, anche quella e-mail va più che bene, purché tu scriva alla mia attenzione. Poi, quando me la girano, ti risponderò dalla mia mail personale, che non è segretissima, ma nemmeno pubblicissima! Grazie per i complimenti.
Oops! Volevo dire "Caro Madmac"! Scusa...
l'ho traumatizzata così tanto che ora mi mette ovunque
Allora.
Come attenuanti generiche puoi scegliere tra:
- è estate e fa un caldo assassino;
- metà redazione è in ferie e hai il triplo del lavoro da sbrigare;
- ti si è rotta l'aria condizionata;
- attacco fulminante di artrite;
Detto questo, sappi che hai delle precise responsabilità nei confronti dei tuoi lettori blogghettari.
Hai due giorni. Tre al massimo se per caso sei pure senza ventilatore.
Ancora un racconto...per favore!!!
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