martedì 16 ottobre 2007
Il buco dello scrittore
Giancarlo ha un buco nel cuore, a forma di balcone. Ci si affaccia di notte e si guarda soffrire. Ci passa la luce, che non lo fa dormire. E allora si concede un sigaro e un liquore, uno short message e un po’ di chat su un sito di sole persone sole.
Marisa ha un buco nel cuore, a forma di sorriso. Forse, se lo guarda da vicino, più che a un sorriso somiglia a a una maniglia che non apre nessuna porta. E allora Marisa si chiude in se stessa, trovando più interessante un delirio di ricordi che aspettative bruciate come petardi.
Armando ha un buco nel cuore, a forma di scudetto. E ancora tira rigori contro saracinesche chiuse. E ancora cerca tonnellate di scuse per tornare abbastanza tardi, quando tutti gli altri hanno abbassato la guardia: russa la madre Russa e dorme il padre padrone.
Serena ha un buco nel cuore, a forma di buco. Ci ficca dentro un dito, rimesta e molesta, come si fa con le pellicine fino a farle sanguinare. Perché a lei piace farsi male, in amore e in guerra, campionessa di girotondo e tutti giù per terra.
E infine c’è il modesto scrittore, che nel buco ci ha messo un operaio col caschetto: stiamo lavorando per voi, vecchi che si affacciano a controllare gli scavi, che ai tempi miei era meglio e se fai un buco a Roma escono fuori cocci e tappi di Campari. L’ispirazione è in fuga, non la riprendono i gregari.
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13 commenti:
I gregari no, i campioni chissà...
Stefano
Quello che mi piace di come scrivi è la cura enorme che ritrovo nel "come", usi le parole in modo che da sole riescano a veicolare sensazioni, suggestioni, quello che è stato il tuo punto di arrivo nel corso di sceneggiatura, e sono contentissimo che tu abbia ripreso a postare, lo considero un prolungamento di quei pomeriggi alla Magliana...
Anche se non dovessi farcela a livello lavorativo, considerami sempre tuo allievo!!! : )
Qualcuno la raccoglierà vedrete...
Ascoltavo l'ipod a caso e mi è venuta "Cheap Honesty" degli Skunk Anansie...secondo me ci sta benissimo ma aspetto la tua.
Ho saputo del libro che raccoglie i tuoi "lavori" sul blog...complimenti e prenotami una copia, lo voglio.
è davvero sempre un piacere leggere quello che scrivi. Non posto mai, ma leggo, lo giuro!
E non vedo l'ora di leggere il libro!
Scende la notte lungo i tetti
dove neanche i gatti
vogliono abitare più...
appiccicata alla finestra del tuo cuore
col binocolo guardi giù...
se i tuoi pensieri si potessero toccare
zitto zitto te li ruberei...
e alle pareti verderame del mio amore
come quadri io li appenderei...
Saluti
Bellissimo, Lollo...
in questi giorni mi è proprio venuta una crisi mistica sulla scrittura, sul perchè uno scrive, e robe così, insomma sarà la febbre che ho da un paio di giorni :asd:
Bellissime le tue parole!
Grazie a tutti.
@cirincione:
Dev'essere il periodo, guarda qui:
http://diegozilla.blogspot.com/2007/10/perch-scrivo.html
E se ti riconosci nell'elenco del buon Cajelli, allora è tutto a posto!
Posso dire che, secondo me, è (forse) il tuo pezzo migliore?
Vabbé, ormai l'ho detto.
Diciamo che mi è piaciuto moltomolto, ecco.
condivido il commento di Harlock..
veramente bello sto raccontino..
Avrò un buco nel cuore se smetterai di aggiornare il blog...
Gran bel pezzo.
Verrò a cercare il libro, a Lucca.
Post interessante... se lo dici tu, mi fido!!!
Prof sei tornato! Con un brano bellissimo, per giunta! :D
Un abbraccione forte! ^__^
Felice di averti parzialmente indotto l'ispirazione. Purtroppo mi riconosco ovunque, il che significa che l'ozono mi guarda e si consola...
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