erano le donne over 40
cui toccavamo il culo
noi mezzeseghe di 14 anni.
Sulle ginocchia sbucciate, avevamo la mappa dell’Oratorio.
Sulle facce sudate, i capelli incombevano come maltagliati in un piatto di fagioli.
Nelle cartelle di Upim, una penna bicolore, una matita e una gomma da cancellare urlavano preoccupate per l’assenza del maschio di casa: il temperino. Un esercito di figli unici, di genitori parsimoniosi: questo eravamo.
Chinaglia e Agostino, quando azzeccavamo il dribbling della vita o la punizione-bomba.
Palla, porta e scarto, quando non attraversavamo il miglior periodo di forma.
Sopra di noi, un cielo più azzurro. Tra le mani, mele più buone e pomodori da mangiare a morsi. E rosicchiavamo la busta del latte, per berne sugosi acconti, con la voce di padri finti-severi che urlavano ordini da KGB: porta il resto e cammina muro muro.
E poi c’era il fornaio che faceva la pizza buona, che era appena finita. E la pasticceria dai cornetti miracolosi. E il calzolaio, con le mani piste e un odore che non so dire a farla da padrone per tutta la bottega. E le mani di mio padre, nicotina e fatica, pesanti come pietre con l’anima da farfalla, passavano tra i miei capelli per ricordarmi una cosa: il mondo è un posto bellissimo, se sai da dove guardarlo.
E mia madre sorrideva il giusto. Di più, voleva dire poca disciplina. Di meno, non sei l’amore di mamma. Il giusto mezzo, gli eterni secondi, i fregnoni capaci di piangere senza lacrime, i cocchi della maestra, la bicicletta che pesava trenta chili, un alito da Dalek e dita da flipper: questo eravamo.
14 commenti:
Ben arrivato al mago della scrittura!
Tornerò spesso a cercare le tue parole,
Roberta
Intanto ti linko capo...poi rileggerò e cercherò di capire quello che hai scritto...:P scherzo...ben arrivato...
Non posso certo dire di essere vetusto, ma io le dita da flipper le conservo ancora.
E pure i polsi "da biliardino" (quella è la scusa ufficiale).
Benvenuto sulla tela!
Anche tu nel meraviglioso mondo dei blogger dunque, una gradita sorpresa.
Complimenti per il post inaugurale, davvero molto ispirato.
Flavio
grande inizio!:)
ma... che foto é??!
..ti ricordavo diverso!
;)
G.
Mmmm...mi sembra di arguire che qui si nasconde un nome ben noto ai più. Indagheremo ;-)
Anche io avevo il ciabattino (gobbo) dietro casa e ci portavo ogni anno almeno due paia di scarpe per vedere la sua botteguccia che sapeva di colla e cuoio.
Ora sei nei preferiti...
:)
Grande, Lollo! Un abbraccio circumnavigante (ma si scriverà così?).
TF
Ciao, Lorenzo!
Un caloroso benvenuto al Grande Capo!!!
Finalmente un posto in cui farti i complimenti non solo per JD ma anche per il mitico Arthur King che ho sempre adorato!
Guido
Mi sembra di leggere una struggente intro di DDante! :-)
Peccato non riesca a condividerla al 100%, ma anche se solo oggettivamente, fa un gran bell'effetto! Benvenuto nella blogosfera, Lorenzo.
Lollo sei un poeta in prosa!
Il tuo blog sarà una lettura (e una palestra) fissa!
-JC-
Grazie delle visite e dei commenti.
Userò questo piccolo spazio per postare le mie cazzatiole, senza preoccuparmi troppo della grafica e di quello che gira intorno al mondo dei blogger. Spartani contenuti da scrittore che ha ritrovato la voglia di azzannare la vita alla gola.
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