domenica 25 marzo 2007
Neunundneunzig Luftballons
La donna barbuta, mai piaciuta.
E ha una fidanzata polacca che ha nostalgia di una terra cattiva.
La donna cannone ha buttato il suo enorme cuore tra le stelle.
E se la tromba il trapezista di riserva.
La giocoliera ha mani troppo veloci e sorrisi troppo tirati.
Di birilli e palle ne tira in quantità, ma sceglie estranei con la vita stretta.
La bigliettaia, al limite, dà il resto di cinquanta, ma sempre di soldi si parla.
E mai d’amore.
La domatrice usa la frusta anche nell’intimità.
E mette sempre una sedia tra sé e il cuore.
Io vendo palloncini al Circo Osvaldo. Il più grande spettacolo del mondo.
Una tenda da smontare e rimontare, sempre nella stessa città, sparpagliata in tutto il mondo. Stesse periferie, stesso furgone col megafono, stessa segatura. E piove, il giorno prima e il giorno dopo. Io conosco gli orchestranti, ho fatto il bagno nel golfo mistico di una marcetta austriaca. Aiuto chi ha bisogno, perché ho bisogno io. Ho camminato sul filo, perso qualche chilo, sollevato l’uomo più forte del mondo e i suoi pesi di cartone. Ho adottato un leoncino e gli ho insegnato a rotolarsi sulla schiena. Ho cucito le tasche del mago, piene di assi spaiati. Ho messo il cerone sul viso e ho fatto piangere un bambino, perché si vedeva da lontano che ero un clown senza speranza. Quando vendo i palloncini, invece, sono il re del circo. Fischietto Nino Rota, ammicco alle mamme e tengo in vista i bicipiti, come se quei palloncini pesassero quanto un tram chiamato desiderio. Di notte, alla luce fioca di un trasformatore, mi esibisco anch’io in un numero senza rete. Scrivo poesie d’amore, vero fenomeno da baraccone. E il giorno dopo le strappo, perché il sentimento vero è difficile da spiegare a una donna che non c’è. La mia poesia più bella la ricordo a memoria:
La vita è strana
So dire palloncino
In sette lingue
Ciò mi distingue
Da quel barboncino
Col cappotto di lana.
Figuratevi le altre. Da Nino Rota, passo a Nena. Neunundneunzig Luftballons. E il circo è un arcobaleno tra la terra e il cielo.
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11 commenti:
chissà, se l'uomo che vende palloncini, ne abbia mai liberato uno in aria. Un palloncino gonfio di desideri e, perchè no, con una poesia dentro...
Grande prof!!!
Racconti e canzoni adesso li cominciamo a collegare. A scalare, a destra, trovate i pezzi da sentire mentre leggete la storiella. Il primo pezzo va col primo racconto, e così via. Cazzatiole su cazzatiole... ma questo è il vostro amichevole vicino di casa Lollo...
Grande, Capo!
E allora dillo che le cose migliori te le tieni per te.
Trovo abbastanza ingiusto che siamo solo i soliti quattro gatti blogghettari spelacchiati a poterci deliziare con questi racconti.
Non voglio suggerire nulla ma.
La qualità c'è, i temi anche. E ci sono pure le splendide illustrazioni di Massimo a commento.
E la carta fa meno male agli occhi e ti da' modo di leggere pure a letto.
non c'entra nulla, ma credo che l'aggettivo "baffuta" sia sempre stato frainteso ...
Approvata l'idea di Harlock... appena arrivo a cento racconti, mi cerco un editore. Tempo di trovarlo e sto a duecento pezzi...
L'importante è che mi sia tornata la voglia di scrivere aggratis e per questo ringrazio voi che leggete. Oggi ho buttato un occhio al contatore: non siete pochi!
Meraviglioso!
rullio bello, tizia e nella,bimba bona,nonna roma,spengo e accendo fumo tanto!non te chiamo spendo meno,nun me chiami...mo te meno.GIOCO e vinco,texas and money,mi nipote bella bella manco a visto su sorella!tutta corpa de tu moglie se sbrocco pio l'aereo e laccartoccio.SETTE lauree non hai preso,stai incastrato co lucilla, hai capito chi te strilla?
6 un grande mi piaci un sacco :)))
6 un peota forse.....
@anonimo
Non credo di essere un poeta, ma racconto storie da tanto tempo. Grazie per i complimenti!
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